Quattrocento persone. Di nuovo presenti i sindacati provinciali e il Comune di Pagani. La richiesta ufficiale di abrogare l’art. 38 dello statuto comunale perché “ingannevole”.
Non si ferma la protesta contro il Comune di Nocera Inferiore che nega la delibera, chiesta dalla Regione, per l’ampliamento di Villa dei Fiori. Delibera indispensabile per salvare posti di lavoro e migliorare i servizi sanitari del territorio senza alcun costo per le casse pubbliche. Per il terzo martedì di seguito una fiaccolata di quattrocento persone, forse di più certamente non di meno rispetto al martedì precedente, ha attraversato la città per quaranta minuti fino a fermarsi sotto il palazzo comunale. Di nuovo lavoratori di Villa dei Fiori e comuni cittadini. Con loro il comune di Pagani, rappresentato dall’assessore Sessa, e i sindacati provinciali. Proprio dai segretari provinciali della Cisl sono state pronunciate parole dure nei confronti del sindaco Torquato, accusato di non fare nulla in attesa dei quattro mesi che lo separano dalla fine del mandato (ha già annunciato che non si ricandiderà) e di lasciare la città in agonia. Nel caso di Villa dei Fiori, è stato detto, nascondendosi dietro a “questioni tecniche” che sarebbero inesistenti e perfino ridicole, considerando i sette anni di attesa. “Il motto del sindaco è me ne frego” c’era scritto in un cartello, tra i più applauditi insieme a quello che rappresenta le tre scimmiette del “non vedo, non sento, non parlo” con la scritta “il simbolo di Nocera secondo Torquato”. “Il Comune – ha detto un sindacalista della UIL – tradisce le sue stesse regole” ed ha letto al microfono la lettera che è stata inviata al Prefetto, al sindaco, al presidente del Consiglio comunale, a tutti i consiglieri e al Ministro degli Interni. È la lettera con cui si chiede formalmente e ufficialmente di abrogare l’articolo 38 dello statuto comunale. L’articolo è quello in cui in cui si stabilisce che “tutti i residenti nel Comune che abbiano compiuto il 16° anno di età hanno diritto di presentare istanze, petizioni e proposte rivolte al Sindaco, al Consiglio comunale o alla Giunta” a condizione che “la proposta sia sottoscritta da almeno 500 residenti”. E che impone al Comune di discutere la proposta entro sessanta giorni. “Ai sensi di questo articolo – dice la lettera – in data 8 giugno 2021 abbiamo presentato un’istanza sottoscritta da 1.559 cittadini. Sono passati oltre sei mesi e il Comune di Nocera Inferiore non ha fatto assolutamente nulla di quanto era obbligato a fare secondo il suo stesso statuto”. “L’art. 38 – continua la lettera – è del tutto ingannevole perché illude i cittadini di poter esercitare un diritto che invece non hanno alcuna possibilità di esercitare in quanto non è riconosciuto dagli organi comunali”. “Per questo – conclude – a tutela del diritto dei cittadini di non essere ingannati dall’istituzione comunale e non essere sollecitati ad esercitare un diritto che, per quanto sancito, non è riconosciuto, chiediamo l’abrogazione dell’art. 38”. “Hanno ignorato il loro stesso statuto – ha commentato un lavoratore di Villa dei Fiori al microfono – ci stanno prendendo in giro da sette anni, stanno giocando con le nostre vite e con il futuro dei nostri figli, tutto questo nonostante le carte siano a posto e manchi solo una delibera del Comune. Ma noi, lo ripeteremo ogni volta, non ci fermeremo”. E infatti il nuovo appuntamento è già stato annunciato: martedì 11 gennaio 2022, per un’altra “fiaccolata del martedì”.