È stato uno spettacolo davvero unico quello che è andato in scena al Teatro S. Alfonso Maria de’ Liguori a Pagani. Unico perché a realizzarlo sono stati 45 pazienti del centro di ri-abilitazione Villa dei Fiori con gravi e gravissime disabilità psichiche e neurologiche. Ed è stato un successo talmente clamoroso che sono già molte le richieste, in particolare dal mondo delle scuole, di fare delle repliche. È una storia che merita di essere raccontata. Tutto nasce dal lavoro di educatori e psicoterapeuti di Villa dei Fiori. Due mesi il tempo impiegato per organizzare ogni cosa nei minimi dettagli e per le prove particolarmente impegnative, anche a causa delle patologie, dei ritardi mentali, dei problemi di apprendimento o di memoria di molti dei protagonisti. Tutti, anche le persone con maggiori difficoltà, sono stati coinvolti nella preparazione dello spettacolo. Tutto è stato fatto insieme da operatori e pazienti, a partire dai costumi fino alle scenografie, con il coordinamento delle due psicoterapiste di Villa dei Fiori, Manuela Scarpa e Rossana Cuomo. “L’obiettivo – spiegano – era quello di stimolare e migliorare le abilità acquisite dei ragazzi. La maggior parte dei nostri pazienti ha comportamenti complessi da gestire, problemi di aggressività e così via. Il teatro aiuta sul piano terapeutico ad affrontare queste difficoltà e a sviluppare le capacità relazionali e sociali”. Si arriva così alla “magia” della prima al Teatro S. Alfonso di Pagani, concesso gratuitamente dal Comune, davanti a oltre duecento persone tra le quali alunni e docenti di quattro scuole di Nocera Inferiore, Pagani e Angri. Musiche, prosa, balletti, canzoni, sul tema del Natale ma anche su grandi questioni sociali, come il rispetto delle persone, la pace o la lotta alla violenza contro le donne. In scena, applauditissima, anche Mariagrazia, una paziente che ha recitato tutto a memoria, e la piccola J.B., otto anni, paraplegica e muta ma comunque tra i protagonisti dello spettacolo. Con lei c’era Cinzia Casaburi, l’insegnante di sostegno della scuola di Nocera Inferiore che segue la piccola J. direttamente a Villa dei Fiori nelle attività didattiche, essendo impossibile per la bambina raggiungere la sua scuola. Molto emozionante il momento in cui la piccola J., alla fine della rappresentazione teatrale, ha potuto per la prima volta abbracciare i suoi compagni di classe, conosciuti, fin qui, solo in videochiamata. Con loro c’era anche la preside, professoressa Anna Cristina Pentone. Alla fine applausi, commozione, entusiasmo, richieste di replicare lo spettacolo. Da qui l’idea di una “compagnia stabile” con un cartellone e una programmazione per le festività più importanti e nelle scuole. “Risultati come questo – spiega il coordinatore dei terapisti dottor Somma – si ottengono con anni di lavoro svolto da tante figure professionali diverse e sono la dimostrazione di quale sia la differenza tra la cura qualificata di questi malati e la semplice assistenza. Una differenza enorme che cambia le loro vite”. Una differenza che questa volta si è trasformata in uno spettacolo davvero unico.
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